(Teleborsa) -
Le dimensioni del mercato legale dei giochi d’azzardo in Italia sono importanti: le somme giocate nel 2014 sono pari
84,5 miliardi di euro, cifra che risulta il doppio delle somme del 2007. Al netto delle vincite, la
raccolta netta del settore è pari a
17,5 miliardi di euro nel 2014,
con un peso sul PIL pari all’1,1%, di cui 8 miliardi sono stati versati all’Erario.
Questa rilevante valenza economica trova riscontro in un
fenomeno sociale di vastissime proporzioni. Nel corso del 2014 sono stati
quasi 24 milioni gli italiani che hanno tentato la fortuna almeno una volta e, tra questi, per circa un quarto l’appuntamento con il gioco ha una frequenza almeno settimanale
Altro dato che emerge è che il gioco d’azzardo
coinvolge anche i giovani e i giovanissimi. L'osservatorio di
Nomisma "Young Millennials Monitor" monitora opinioni, attitudini, stili di vita dei giovani tra i 14 e i 19 anni, coinvolgendo un ampio campione di scuole secondarie di secondo grado (14 mila ragazzi).
I dati indicano che nel corso dell’ultimo anno scolastico
il 54% dei giovani studenti italiani ha tentato la fortuna almeno una volta: si tratta di 1,3 milioni ragazzi e, tra questi, il 74% dichiara di sostenere una spesa media settimanale per i giochi inferiore a 3 euro.
Perché si prova il gioco d'azzardo? curiosità (il 30% indica tale fattore come motivazione principale che ha indotto a sperimentare per la prima volta il gioco d’azzardo), per caso (23%) o perché il gruppo di amici già giocava (14%).
Nella classifica dei giochi più popolari svettano il
Gratta & Vinci (durante l’anno scolastico 2014/2015 lo ha sperimentato il 38% degli studenti 14-19 anni), le
scommesse sportive in agenzia (25%) e i
Giochi di abilità online (20%)