(Teleborsa) -
Due attentati suicidi hanno provocato la morte di almeno 40 persone
nella città nigeriana di Jos, nel centro del paese.
Una bomba è esplosa in un ristorante pieno di musulmani e successivamente un’altra esplosione si è verificata in una moschea,
Gli attacchi a Jos, sono i
primi grandi attentati per quella città, dallo scorso febbraio e i
peggiori del fine settimana in Nigeria, che da sei anni sta combattendo il
movimento jihadista di Boko Haram, impedendo una sorta di
accerchiamento congiunto con l’Isis.
Un attentato suicida si è verificato nello stesso giorno in una chiesa evangelica di Potiskum, nello stato di Yobe, uccidendo cinque persone.
Lo spargimento di sangue del fine settimana è arrivato per la Nigeria dopo alcuni giorni dai raid violenti portati con bombe e armi da fuoco che sono costati la vita a circa 150 persone, segnando il periodo più sanguinoso da quando il Presidente Muhammadu Buhari ha prestato giuramento il 29 maggio scorso.
“Condanno assolutamente la ripresa degli attacchi da parte dei terroristi nei luoghi di culto", ha detto il portavoce di Buhari, Femi Adesina, in un comunicato diffuso ieri. “Il governo è impegnato a fare tutto il possibile per sradicare Boko Haram, portatore di terrorismo e di un insensato estremismo, nel più breve tempo possibile".