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Brutte sorprese dalla macroeconomia USA: male vendite al dettaglio e prezzi import/export

Economia, Macroeconomia
Brutte sorprese dalla macroeconomia USA: male vendite al dettaglio e prezzi import/export
(Teleborsa) - Segnali poco incoraggianti giungono dai primi dati macroeconomici statunitensi della settimana.

A giugno le vendite al dettaglio sono scese inaspettatamente per la prima volta in quattro mesi, mentre i prezzi import/export, pure negativi, hanno confermato come la prima economia al mondo (e non solo) sia tutt'altro che fuori dal pericolo deflazione.

Per quanto riguarda le vendite al dettaglio, il dato ha mostrato una variazione negativa dello 0,3% a 442 miliardi di dollari dopo il balzo dell'1% (dato rivisto al ribasso dal +1,2%) di maggio, risultando al di sotto delle stime degli analisti che erano per un incremento dello 0,3%.

Su base annua, fa sapere l'US Census Bureau, si è registrato un progresso dell'1,4%.

Il dato "core", ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, ha segnato un variazione negativa dello 0,1%. Anche in questo caso il dato è decisamente al di sotto delle aspettative che erano per un incremento dello 0,6%.


Per quanto riguarda i prezzi import/export, sempre a giugno i prezzi alle importazioni in USA sono calati dello 0,1% dopo il +1,2% rivisto di maggio risultando peggiori delle attese che stimavano un +0,1%.

Su base annua, fa sapere il Bureau of Labour Statistics, si è avuto un calo del 10% mentre al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione negativa dello 0,2% mensile e del -2,3% annuale.

L'indice dei prezzi alle esportazioni ha mostrato invece una discesa mensile dello 0,2% dopo il +0,6% di maggio (+0,1% il consensus) mentre su anno è sceso del 5,7%.

Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni sono scalati dello 0,1% contro il +0,7% del mese precedente mentre su base tendenziale hanno registrato una variazione negativa del 4,5%.

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