(Teleborsa) -
Il vaccino per Ebola, messo a punto da Novavax, ha “aiutato” le persone sane a sviluppare una risposta immunitaria contro il virus che da oltre un anno continua a devastare ampie zone dell’Africa equatoriale.
In uno studio condotto a caso e confrontato con un protocollo placebo contro la malattia, il vaccino ha spinto il sistema immunitario dei partecipanti al test a produrre anticorpi per combattere Ebola, quando è stato combinato con un supplemento per incrementare la produzione delle proteine. Questo è ciò che sostiene Greg Glenn, a capo della ricerca di Novavax.
"Abbiamo una risposta immunitaria robusta", ha detto Glenn in una intervista telefonica. “Le scimmie esposte alla malattia hanno presentato la stessa risposta al vaccino e sono risultate completamente protetti da Ebola”.
Pronta la risposta positiva del titolo Novavax, quotato al Nadaq, salito del 4,7% a 13,01 dollari per azione e con scambi più che raddoppiati, che esprimono per Novavax una capitalizzazione di oltre 3 miliardi di dollari.
Ebola sta devastando l'Africa occidentale a partire nei primi mesi del 2014, provocando la morte di circa 11.000 persone. Mentre la malattia è sceso bruscamente come diffusione,
ci sono ancora delle sacche resistenti in alcune zone, con
30 nuovi casi a settimana, come confermano dati aggiornati allo scorso 12 luglio.
Diversi potenziali vaccini, come quelli messi a punto da
GlaxoSmithKline,
Merck & Co. e
NewLink Genetics, sono
in fase di sperimentazione sugli esseri umani.
Lo studio di Novavaz ha anche confermato dei buoni livelli di tollerabilità e sicurezza, riducendo gli effetti collaterali a manifestazioni come i semplici mal di testa. Lo studio ha coinvolto 230 soggetti sani.