(Teleborsa) -
I mercati europei si indeboliscono a metà seduta, dopo un avvio in verde sostenuto dalle ultime news dal fronte Grecia e da alcune trimestrali positive.
A penalizzare i listini il
pessimo andamento dei titoli energetici e del comparto commodities, zavorrati dal
crollo delle quotazioni delle materie prime ai minimi dal 2002.
Quanto alla
Grecia,
il Parlamento ellenico ha approvato anche il secondo round di riforme, aprendo la strada ai negoziati per la concessione del terzo bailout.
Dal fronte corporate, invece, da segnalare il
rally di Credit Suisse grazie al ritorno all'utile superiore alle attese degli analisti.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA risale fino a 1,1 USD sostenuto soprattutto dall'
OK del Parlamento greco alle riforme.
Tra le princiapali risorse di base, invece, l'
Oro, in recupero a 1.101,6 dollari l'oncia, beneficia di qualche ricopertura dopo essere sceso ai
minimi di oltre cinque anni mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia nonostante l'
aumento a sorpresa delle scorte di greggio americane.
Stabile lo
Spread, che si porta a 117 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,90%.
Tra le principali Borse europee,
Francoforte lima lo 0,33%,
Londra è piatta mentre
Parigi si muove poco sotto la parità.
Debole Piazza Affari con il
FTSE MIB che arretra dello 0,17%.
Tra le
migliori azioni italiane più capitalizzate, svetta
STMicroelectronics grazie all'accoglienza positiva riservata alla
trimestrale pubblicata questa mattina.
Ottima
Buzzi Unicem grazie ad una promozione degli analisti, mentre tra le
banche, sostenute dall'
attesa per il voto di fiducia della Camera sul decreto legge che contiene misure per la riduzione delle sofferenze bancarie, si distingue
Mps. Le
peggiori performance, invece, si registrano su
Enel,
Cnh Industrial e
Azimut, quest'ultima nonostante i
positivi dati sul risparmio gestito diffusi oggi.