(Teleborsa) - Il sindaco di Roma Ignazio Marino annuncia una nuova Giunta,
dopo gli scandali che hanno colpito la Capitale, mettendo a rischio anche la posizione del suo primo cittadino, e la
figuraccia planetaria sulle condizioni di degrado in cui versa la Citta Eterna.
La nuova Giunta, annunciata da Marino,
anche in risposta alle critiche del Premier Renzi, è monocolore. Il rimpasto vede entrare anche un
senatore anti-No TAV, Stefano Esposito, all'assessorato ai Trasporti, una delle criticità di Roma.
In Giunta entrano numerosi esponenti del Pd romano:
Marco Causi (che sarà anche vicesindaco),
Marco Rossi Doria (delega Lavoro, Politiche scolastiche e Sviluppo periferie) e
Luigina Di Liegro (Turismo). Il rimpasto prevede un vero e proprio
valzer di deleghe l'assessore alla Cultura
Giovanna Marinelli perde la delega al Turismo e assume quella allo Sport, l'assessore all'Urbanistica
Giovanni Caudo assume la delega ai rapporti con l'assemblea capitolina,
Maurizio Pucci (Lavori Pubblici) assume la delega alle Periferie, il magistrato
Alfonso Sabella invece si occuperà della Polizia municipale prima in capo a Marino.
Presentando la nuova Giunta, il sindaco
Marino ha risposto a Renzi, affermando
"ci giudichi per ciò che facciamo" ed aggiungendo che le
priorità per Roma sono "decoro, pulizia, mobilità e casa".