(Teleborsa) -
Tre arresti e oltre 8,6 milioni di euro sequestrati in immobili e posizioni bancarie.
E’ questo il
risultato di un’
operazione portata a termine, dopo circa un anno di indagini, dal
Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona. L’operazione, denominata "
Caravan Petrol" e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, ha portato alla luce una vera e propria
associazione a delinquere, operante nel settore dell’illecita
commercializzazione di carburanti, che, a partire dal 2010 e sino a oggi, aveva intessuto ramificazioni in tutto il territorio nazionale, creando società fittizie con lo scopo di
vendere "in frode" 24 milioni di litri di benzina e gasolio. Si tratta di una delle più ampie e articolate frodi fiscali, tra quelle scoperte negli ultimi anni nel settore dei prodotti petroliferi.
L’organizzazione, spiegano le Fiamme Gialle in un comunicato, era costituita
"a piramide", al cui vertice c’erano
tre pluripregiudicati (un napoletano, un maceratese e un teramano), che capeggiavano altre
15 persone, con ruoli e incarichi differenti, al solo fine di commercializzare il carburante in evasione di imposta.
L’importante operazione, conclusa oggi, ha consentito di scoprire non soltanto una grossa frode fiscale in danno dell’erario ma di smantellare un’organizzazione criminale che realizzava una enorme
concorrenza sleale a danno di tutti gli operatori che lavorano nel settore.