(Teleborsa) -
Finale di settimana in forte ribasso per le principali borse europee, alle prese con la
crisi petrolifera, il
rallentamento della Cina e il
dilemma dei tassi in USA.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,97%. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,35%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,37%, scendendo fino a 40,34 dollari per barile.
Lo
Spread peggiora, toccando i 128 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,85%.
Tra i listini europei, lettera su
Francoforte, che registra un importante calo del 2,59%; affonda
Londra, con un ribasso del 2,42%, mentre crolla
Parigi, con una flessione del 2,83%.
Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul terreno il 2,56%.
Forte nervosismo e perdite generalizzate a Milano su tutti i settori, senza esclusione alcuna. Tra i peggiori della lista, sensibili ribassi si sono manifestati sui comparti
Banche (-3,36%),
Media (-3,02%) e
Servizi per la finanza, che mostra una perdita di 2,95%.
Unica tra le Blue Chip di Piazza Affari è
Saipem che riflette un moderato aumento dello 0,61%, reduce da varie sedute consecutive ribassiste.
Le più forti vendite, invece, si sono manifestate sulle banche, in particolare il
Banco Popolare, che ha terminato le contrattazioni a -4,53%. Vendite a piene mani su
Banca Popolare di Milano, che soffre un decremento del 4,20%. Sessione nera per
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che lascia sul tappeto una perdita del 4,18%.
Pessima performance per
Cnh Industrial, che registra un ribasso del 4,19%.