(Teleborsa) - Il
sell off dei mercati azionari di tutto il mondo potrebbe trovare la sua prossima vittima nel segmento del
Merger&Acquisition (M&A), cioè delle fusioni e acquisizioni, che nel 2014 e nella prima fase del 2015 ha avuto un fortissimo impulso.
Il portafoglio ordini era orientato vero i massimi del 2007, superando quota 3000 miliardi di dollari, ma le martellanti vendite sui mercati di queste ultime settimane hanno minato la fiducia dei manager aziendali, intenzionati a crescere per linee esterne, sia acquisendo altre realtà, sia proponendo nuove IPO.
"L’enorme volume di azioni vendute e le preoccupazioni per la contrazione economica della Cina, che non cresce più ai ritmi del passato, avranno probabilmente un effetto negativo nei prossimi sulle IPO che verranno e sulle operazioni di fusione e acquisizione non ancora regolate”, ha detto Richard Cranfield, partner dello studio legale Allen & Overy LLP di Londra, uno dei più autorevoli studi del settore M&A. "Tutte le operazioni in corso di negoziati, ma non ancora concluse potrebbero decadere per una brusca caduta di valore espresso dalle borse".
Tra queste ci sono g
rosse operazioni come quella Shire Plc, la società biofarmaceutica irlandese, in corso di trattative per l’acquisizione dell’americana
Baxalta, per un OPA da 30 miliardi di dollari.