(Teleborsa) -
Bill Gross torna a parlare di politica monetaria statunitense prevedendo, anzi, consigliando, un aumento dei tassi di interesse a settembre. Ma anche se la Banca centrale deciderà alla fine di alzare il costo del denaro nel meeting in agenda tra due settimane, sarà ormai "too little, too late", ossia "troppo poco, troppo tardi".
Nell'
Investment Outlook di settembre l'ex "re dei bond" di Pimco, ora alla guida di Janus Capital, spiega che la Fed ha già ampiamente mancato la "finestra di opportunità a inizio 2015".
In poche parole, avrebbe dovuto procedere con una "normalizzazione" della politica monetaria, iniziando ad alzare gradualmente il costo del denaro, noto come Fed Funds.
Ora qualsiasi mossa potrebbe "spaventare i mercati" e generare instabilità finanziaria, spiega.
Ad ogni modo, prosegue ancora Gross, la Fed sta cominciando a riconoscere che sei anni di tassi di interesse a zero stanno avendo un'influenza negativa sull'economia reale e "distruggendo i modelli storici di business essenziali per il capitalismo, come ad esempio i fondi pensione, le società di assicurazione e la propensione al risparmio".
Secondo il gestore, se la Fed uscirà effettivamente dalla politica di tassi a zero a settembre, vi sono alte probabilità che il secondo rialzo del Fed Funds non avverrà prima di sei mesi.