(Teleborsa) - Non è solo il downgrade di
JP Morgan a mettere di malumore
Unicredit, stamane.
La banca italiana soffre anche per alcuni rumors di stampa relativi all'eventuale
taglio della forza lavoro per sopperire alla minore profittabilità.
Ieri sera
Bloomberg, citando una fonte a conoscenza dei fatti, ha scritto che il Gruppo sta considerando di
tagliare altri 10 mila impieghi nei prossimi 4 anni, cosa che porterebbe i licenziamenti totali a quota 15 mila.
Questa riduzione, pari a circa il 6,8% della forza lavoro, interesserebbe soprattutto i dipendenti italiani, che sono più numerosi, ma anche quelli in Austria e Germania.
Per ora, comunque, i numeri sono provvisori e altri Paesi potrebbero essere aggiunti alla lista.
Al momento dal quartier generale della banca tutto tace, ma a giugno l'Amministratore Delegato
Federico Ghizzoni aveva preannunciato un ulteriore taglio delle spese anche per sopperire al
calo della profittabilità dovuto alla politica espansiva della Banca Centrale Europea.