(Teleborsa) -
Chiusura negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, anche oggi condizionate dall'
incertezza sulle prossime misure di politica monetaria della Federal Reserve e dai mai sopiti
timori per un rallentamento della Cina e, in generale, delle economie emergenti.
Quanto ai tassi di interesse in USA, la prossima settimana il braccio operativo della Fed si riunirà per
decidere se alzare il costo del denaro oppure rimandare, magari a dicembre. La mancanza di certezze a tal proposito sta
condizionando anche Wall Street, che sta cedendo lo 0,36% sull'
S&P500 in una settimana caratterizzata da elevata volatilità e scambi sottili.
Sullo sfondo le
notizie allarmanti giunte dalla Cina, ultima quella relativa al
crollo del mercato dell'auto, e da alti Emergenti come il
Brasile, ieri vittima di un taglio del rating a "spazzatura".
Gli investitori temono che il
cambio di passo di questi Paesi, ampiamente segnalato anche dall'OCSE, posa impattare negativamente sulla ripresa globale.
Sul valutario, lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA dopo alcuni dati macroeconomici USA piuttosto deludenti (
fiducia dei consumatori in testa) mentre tra le commodities l'
Oro è in calo (-0,87%) e si attesta su 1.101,5 dollari l'oncia, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) lascia sul parterre il 2,55% toccando 44,75 dollari per barile.
Invariato lo
Spread, che si posiziona a 117 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,83%.
Tra le principali Borse europee, preda dei venditori
Francoforte, con un decremento dello 0,85%. Tentenna
Londra con una limatura dello 0,62%, mentre
Parigi lascia sul parterre l'1,04%.
Sessione debole per il listino milanese, che termina con un calo dello 0,63% sul
FTSE MIB.
Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,68 miliardi di euro, in calo di 0,4438 milioni di euro, rispetto ai 3,13 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,88 miliardi di azioni, rispetto ai 0,91 miliardi precedenti.
Tra i 218 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 53, mentre 145 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 20 azioni.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, exploit di
Finmeccanica su
indiscrezioni relative ad una maxi commessa dal Kuwait.
Bene
Moncler su ricoperture in un
comparto del lusso che tenta di recuperare le forti perdite causate dalla sindrome cinese.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Telecom Italia, anche oggi penalizzata dal declassamento del Brasile, Paese dove il gruppo telefonico ha una massiccia esposizione attraverso Tim Brasil.
Da rilevare il
pessimo andamento delle tlc europee dopo lo
stop da parte delle autorità UE alla fusione delle attività danesi di Telenor e TeliaSonera.
Vendite sulle banche, in particolare sul
Banco Popolare e su
Banca Mps.
Ancora in lettera
Saipem nonostante Banca IMI ne abbia alzato la raccomandazione da "reduce" a "hold".
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap si segnalano
Salini Impregilo,
Danieli,
Recordati e
Sorin.
Le più forti vendite, invece, si sono manifestate su
Engineering,
Beni Stabili sul
Gruppo Edit l'Espresso.