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Pensioni, Padoan dice sì alla flessibilità ma solo col rigore dei conti pubblici

Economia
Pensioni, Padoan dice sì alla flessibilità ma solo col rigore dei conti pubblici
(Teleborsa) - Proseguono i lavori alla camera sulle pensioni, in attesa di capire come riformare nuovamente il sistema pensionistico ed anticipare la pensione, senza produrre impatti negativi sulla sostenibilità dei conti pubblici.

Sul problema sono state formulate varie ipotesi ma oggi verrà affrontato dalle Commissioni Lavoro e Bilancio, dove sono iniziate le previste audizioni del Ministro del lavoro Giuliano Poletti e del Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

Il numero uno di Via XX Settembre ha subito chiarito che l'innalzamento dell'età pensionabile fu deciso con la Legge Fornero per salvaguardare i conti pubblici, quindi, ogni nuovo intervento dovrà tener conto della sostenibilità del debito e della pressione fiscale.

Padoan ha comunque assicurato che "il governo è impegnato ad analizzare la questione a partire dalla prossima Legge di stabilità e compatibilmente con il quadro di finanza pubblica". La soluzione del problema - ha aggiunto - non potrà prescindere poi dal fatto che l'aspettativa di vita cresce e che l'età pensionabile va verso un allungamento.

Riguardo all'altro problema degli esodati, il Ministro ha spiegato che una nuova fascia di salvaguardia non può prescindere dal quantificare i numeri delle precedenti fasce, non ancora chiari, e che "serve una nuova autorizzazione di spesa". Poi, ha confermato che il governo è impegnato già con la Legge di Stabilità a trovare soluzioni "nuove e definitive" al problema.

A questo proposito, Padoan ha parlato di una "norma che affronti la questione dei vasi comunicanti", che consentirebbe di sfruttare i risparmi realizzati con le precedenti salvaguardie per finanziarne altre.

Anche il Ministro del welfare Giuliano Poletti ha confermato - nella sua audizione - che "la sede ideale" per trattare il tema della flessibilità è la Legge di stabilità, che è un confronto fra partite contabili e definisce le risorse disponibili. Poletti ha anche parlato degli esodati, confermando la necessità di quantificare le economie fatte, e dell'estensione dell'Opzione donna, per la quale serve un intervento normativo ad hoc.
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