(Teleborsa) -
Il mercato del lavoro statunitense ha confermato a settembre un rallentamento, creando meno posti di quanto previsto e "ad un tasso inferiore a quello visto nei primi mesi dell'anno". La conferma arriva dalla
Casa Bianca, secondo cui
"il rallentamento della crescita all'estero e le turbolenze finanziarie globali hanno pesato sull'attività economica".
La disoccupazione, però, resta ai minimi del 2008 ed il settore privato - si sottolinea - ha aggiunto 13,2 milioni di posti di lavoro negli ultimi 67 mesi.
A commentare i dati pubblicati oggi dal Bureau of Labour Statistics è di nuovo il
capo del team economico della Casa Bianca, Jason Furman, secondo il quale "data la crescente incertezza a livello globale,
è un imperativo che gli Stati Uniti non aumentino quell'incertezza con misure di austerità e rischi calcolati non necessari".
Secondo Furman è invece
opportuno che gli Stati Uniti continuino a "mantenere lo slancio che l'economia ha avuto negli ultimi anni" e facciano alcuni passi necessari a favorire la crescita, come l'approvazione del budget e l'aumento degli investimenti nei settori più critici per l'economia.