(Teleborsa) -
Avvio in cauto rialzo per le principali borse europee, dove
a Francoforte parte in corsa Volkswagen. A dare linfa alle azioni la
"cura" annunciata dal nuovo CEO, Mathias Mueller, per la casa d'auto tedesca investita dallo scandalo delle emissioni truccate.
Più in generale, il sentiment continua ad essere sostenuto dalle
aspettative di un nulla di fatto della Fed sui tassi per tutto il 2015, dopo i
deludenti dati sul mercato del lavoro USA, diffusi venerdì scorso.
Sessione debole per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,28%, dopo che la
produzione manifatturiera ad agosto in Germania è stata peggiore delle attese. Lieve aumento dell'
oro, che sale a 1.150,9 dollari l'oncia. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,63%), che raggiunge 49,32 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
Spread, attestandosi a 109 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,70%.
Tra gli indici di Eurolandia, si muove in modesto rialzo
Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,52%. Bilancio positivo per
Londra, che vanta un progresso dello 0,34%; tonica
Parigi, che registra una plusvalenza dello 0,32%.
Piazza Affari continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,47% sul
FTSE MIB.
Risultato positivo a Piazza Affari per il settore
Petroliferi, con un +1,05% sul precedente. Tra i player del settore si distingue
Saipem con un +1,24% che tenta un rimbalzo al crollo della vigilia innescato dalle incertezze relative al business ed al piano di riassetto. Debole
Tenaris (-0,10%) dopo che Credit Suisse ha abbassato il giudizio a underperform da neutral.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Salvatore Ferragamo (+1,76%) che beneficia della promozione a "hold" da "sell" decisa da Societe Generale.
Dal lato dei ribassi, invece,
Intesa Sanpaolo, -0,80% dopo l'ennesima
smentita di una aggregazione con Unicredit (-0,51%).
Nel lusso, debole
Luxottica, con un calo frazionale dello 0,73%.
Scala le marce
Fiat Chrysler (-0,39%) sulla
minaccia di sciopero negli Stati Uniti.