(Teleborsa) - Un
blitz segreto di alcuni componenti di una commissione tecnica, si sarebbe svolto in
Sardegna, per il
deposito unico nazionale di scorie nucleari. Questo è quanto fa sapere l’
onorevole Pili (Gruppo Misto) durante un intervento alla
Camera dei Deputati.
Il parlamentare ha premesso che "tale blitz sarebbe avvenuto in gran segreto nelle scorse settimane" e che "sarebbero stati individuati ben
due siti potenziali per la realizzazione del deposito per le
scorie nucleari" nell'Oristanese.
Secondo Pili "sia l’
Ispra che la
Sogin starebbero
caldeggiando e
sostenendo un’ipotesi di
realizzazione di tale deposito in Sardegna". Inoltre, ha evidenziato il parlamentare "secondo indiscrezioni, della delegazione facevano parte personaggi notissimi nell'ambiente del nucleare" e che “a qualsiasi
domanda precisa, avrebbero dichiarato di essere
vincolati al
segreto di Stato".
"Gli studi posti in essere in materia sono privi di valutazioni oggettive, eseguite sul posto ma si basano solo ed esclusivamente su valutazioni strumentali. Si tratta – spiega l’onorevole Pili - di un
piano scellerato, che
deve essere respinto senza se e senza ma. La
Sardegna non può e
non deve essere minimamente considerata".
Sarebbe, secondo il deputato "un’
operazione che servirebbe solo a
utilizzare fondi senza controllo come è stato sino ad oggi. Il deposito nucleare unico sarà l’ennesimo
pozzo senza fondo che non potrà trovare nessun accoglimento, per nessuna ragione, in Sardegna".
Dietro a quanto premesso, Pili ha chiesto al
Presidente del Consiglio dei ministri, al
Ministro dell’ambiente e al
Ministro dello sviluppo economico se siano "a conoscenza di tale sopralluogo" e se siano "in grado di smentire la presenza di due siti, individuati nell'area dell’Oristanese, destinati alle finalità richiamate in premessa". Inoltre "se non ritengano di dover escludere a priori tale ipotesi" e che "la Sardegna ha già dato e non dovrebbe essere inclusa nell'elenco".