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L'efficienza energetica inizia a scuola

Efficienza energetica come fattore competitivo per l'Italia. La sensibilizzazione inizia dalla scuola. Dal rapporto CoMar emerge l'importanza degli interventi, ma la strada da percorrere è ancora tanta.

Ambiente, Economia
L'efficienza energetica inizia a scuola
(Teleborsa) - Gli edifici scolastici in Italia sono 42.292 ma solo 33.825 sono funzionanti, mentre 8.450 sono in ristrutturazione o dismessi e 17 inagibili per calamità naturali. Oltre la metà degli edifici scolastici (55%) risulta costruito anteriormente al 1976, quando vi fu la prima normativa in tema di risparmio energetico.

A maggio, l'Italia si è dotata di un piano nazionale per l’edilizia scolastica, che prevede in tre anni oltre 6 mia interventi, per un fabbisogno totale di 3,7 miliardi di euro. La programmazione si articola nei progetti "scuolesicure" (messa in sicurezza e a norma), "scuolenuove" (nuove costruzioni o ristrutturazioni complete di quelle esistenti), "scuolebelle" (piccola manutenzione e decoro).

La spesa annuale per l’energia nelle scuole italiane, considerando sia consumi termici che elettrici, è stata stimata in poco meno di 1,3 miliardi di euro, che risulta il doppio rispetto ai 650 milioni di euro spesi da tutti gli altri uffici pubblici, ma solo l 58% delle scuole ha individuato – e non necessariamente realizzato – soluzioni per la riduzione dei consumi energetici (doppi vetri, pannelli solari, isolamento, zonizzazione impianto ecc.). Questi pochi dati emergono dal rapporto curato dal Gruppo CoMar e presentato in occasione dell'iniziativa ENGIE (energia nelle scuole) promossa da GDF-Suez.

Molti gli interventi normativi che si sono succeduti negli anni, dallo shock petrolifero del '73 alle misure per l'efficienza energetica nelle scuole dello scorso aprile, con cui sono stati stanziati 350 milioni. L'ultimo atto è la sigla del Protocollo d’Intesa con l’ENEA per la costituzione di una task force. Lo scopo dell'intera operazione è rendere gli edifici scolastici pubblici più efficienti sotto il profilo energetico, facendo risparmiare lo Stato ed attuando una vera “spending review”.

I risultati dell'attenzione all'efficienza energetica nel pubblico e nel privato? Oggi, l’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Germania, nella classifica sull'efficienza energetica, ed ha risparmiato l’equivalente di 7 milioni e mezzo di tonnellate di petrolio all’anno, pari a una bolletta da 2 miliardi di euro. L’intensità energetica di energia primaria è costantemente e significativamente inferiore rispetto alla media europea dei 28. Rispetto gli obiettivi prefissati dall'UE entro il 2020, i risparmi energetici conseguiti al 2013 hanno già raggiunto il 21% dell’obiettivo finale.




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