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Apple cresce e stupisce. Ma Wall Street vuole di più

Economia
Apple cresce e stupisce. Ma Wall Street vuole di più
(Teleborsa) - Ormai è una certezza: ad Apple non basta macinare utili e ricavi e preannunciare conti futuri robusti. Apple deve stupire con numeri speciali.


Altrimenti non si spiega perché il colosso di Cupertino, pur vendo presentato agli investitori, per l'ennesima volta, una trimestrale pressoché perfetta e sopra le attese degli analisti, è stato snobbato nella sessione after hours di Wall Street.

Nel quarto trimestre fiscale terminato il 26 settembre la società ha riportato un utile netto di 11,12 miliardi di euro, in aumento del 31% rispetto agli 8,47 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente grazie alle robuste vendite di iPhone in Cina.
L'utile per azione passa da 1,42 a 1,96 dollari grazie al piano di buyback azionario e batte le attese degli analisti che erano per 1,88 dollari.

I ricavi sono balzati del 22% a quota 51,5 miliardi di dollari a fronte dei 51,1 miliardi dell'anno precedente spinti, come detto, dalla forte domanda di Melafonini, che generano quasi il 63% dei ricavi totali, soprattutto dalla Cina.

Nel periodo in esame le vendite di iPhone sono state 48,04 milioni, in aumento rispetto ai 39,27 milioni del quarto trimestre del 2014 ma al di sotto del consensus di 48,72 milioni. Da rilevare che il calcolo include anche due giorni in cui la società ha offerto i due nuovi iPhone 6 S e 6 S Plus.

Ancora deludente la performance degli iPad: complice anche l'assenza di nuovi modelli (i tablet arrivati sul mercato avevano come unica differenza uno schermo più grande) sono stati venduti solo 9,88 milioni di pezzi, il 20% in meno. Si tratta del settimo trimestre consecutivo di ribassi.

Molto meglio i Mac: le consegne sono infatti salite del 3% mentre nella categoria "altri prodotti", che include l'iWatch, Apple TV, Beats Electronics, l'iPod e accessori di parti terze, il fatturato è salito del 61% a 3,048 miliardi di dollari.

Il segmento servizi, che include iTunes, AppleCare e Apple Pay, i ricavi sono arrivati a quota 5,086 miliardi, +10% annuo, grazie all'Apple Store.

A livello geografico, le Americhe restano il mercato numero uno con un fatturato da 21,773 miliardi di dollari, il 10% in più in un anno. Per la terza volta di fila l'Europa è superata dall'area caratterizzata da Cina, Hong Kong e Taiwan. Quest'ultima si conferma la seconda regione più redditizia.

Quanto all'outlook, per il trimestre che terminerà a dicembre Apple stima ricavi di 75,5-77,5 miliardi di dollari, un range, questo, che contiene le stime degli analisti di 77,14 miliardi.

I margini lordi dovrebbero essere del 39-40% dopo il 39,9% del quarto trimestre e a fronte di attese per il 38,5-39,5%.


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