(Teleborsa) - Perdita
monstre fu.
Come ampiamente anticipato a inizio ottobre,
Deutsche Bank ha annunciato oggi una
maxi perdita di 6 miliardi di euro nel terzo trimestre a causa della
svalutazione della divisione di investment banking e agli
accantonamenti per spese legali, saliti di 1 miliardo di euro nel terzo trimestre a quota 4,8 miliardi.
L'Istituto si sta sottoponendo ad una
profonda ristrutturazione per rispettare i più severi requisiti patrimoniali richiesti dalla normativa europea. Deutsche Bank mia infatti ad alzare il
Tier 1, attualmente all'11,5%, ad almeno il 12,5% entro la fine del 2018.
Da rilevare che la perdita annunciata oggi è leggermente inferiore a quella di 6,2 miliardi preannunciata qualche giorno fa.
Molto contrariato
John Cryan, il Chief Executive Officer chiamato quest'estate a rimettere in piedi la prima banca in Germania per asset.
La "
cura Cryan", oltre alla
sospensione dei dividendi, comprende anche il
taglio di 9 mila posti di lavoro entro il 2020 (oltre a quella di 6 mila collaboratori), la
dismissione di Post Bank e l'
uscita da 10 Paesi, ossia Argentina, Cile, Messico, Uruguay, Perù, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Malta e Nuova Zelanda.