(Teleborsa) - La
NASA ha lanciato il grido che, tra soli sei anni, nel 2022, ci sarà una grande tempesta solare e il pericolo non è da sottovalutare se è vero che la
Casa Bianca ha accolto seriamente l'avvertimento e sta correndo, per quanto è possibile, al riparo per limitare i danni. La probabilità che la
Terra venga colpita è solamente del 12%, ma questo 12% significa possibili danni per 2,6 trilioni di dollari nei soli Stati Uniti secondo la stima della
National Academy of Science.
Ma andiamo per gradi e vediamo di quale fenomeno stiamo parlando. Il
Sole, la nostra stella, non è un luogo beato e pacifico come il suo disco ingigantito sul orlo dell'orizzonte al tramonto sul mare fa pensare, è infatti tutt'altro che un posto
tranquillo. Senza scomodare dotte spiegazioni e senza essere irrispettosi con il
Creato, potremmo considerare il Sole come un'enorme marmitta nella quale bolle un grandioso "minestrone stellare" a base di idrogeno che un fornello
nucleare fonde trasformandolo in elio, particelle e radiazioni le quali, come un continuo flusso di vapore che sovrasta il pentolone, si spargono per l'
universo.
Una parte di queste
radiazioni è la luce, mentre particelle sub atomiche ed altre radiazioni vanno a costituire il cosiddetto vento solare che costantemente colpisce la Terra. Per nostra fortuna la ionosfera ci protegge da tale flusso interplanetario altrimenti distruttivo per la vita sul nostro pianeta.
Accade, però, che il Sole non abbia un comportamento regolare ed a volte, senza alcuna
periodicità, emetta una quantità di particelle e radiazioni superiore andando ad aumentare il vento solare con la conseguente maggiorazione dell'effetto
elettro-magnetico.
La ionosfera non può opporre resistenza a tale forza la quale, sebbene non abbia effetti noti sull'uomo, si abbatterebbe inesorabilmente sul nostro
pianeta.
Da questo punto di vista, l'effetto di una tempesta solare sarebbe come un terremoto
magnetico che potrebbe colpire centrali elettriche, reti di telecomunicazione, centri di calcolo, satelliti ed anche sistemi di uso quotidiano come
bancomat, calcolatrici e telefoni gettando nel caos l'intero umanità. La preoccupazione quindi è comprensibile anche perché esistono precedenti interessanti come quella della memorabile tempesta di
Halloween, fra ottobre e novembre 2003, che ha prodotto l'interruzione dei segnali Gps e delle telecomunicazioni.
Quello che gli scienziati temono è, quindi, una
Super-tempesta solare, un evento così catastrofico da "friggere" interi comparti elettronici ben oltre a quella che a memoria d'uomo è stata la più devastante finora osservata, nota come evento di Carrington che il 13 marzo del 1989 distrusse molti trasformatori delle reti elettriche in
Canada gettando nel buio intere regioni della nazione.