(Teleborsa) -
Pessimo avvio di settimana per Piazza Affari e le altre principali Borse europee.
I listini hanno scontato le attese per una stretta della Federal Reserve già in occasione del meeting di dicembre in scia agli
ottimi dati sul mercato del lavoro pubblicati venerdì, oltre che il
taglio delle stime sulla crescita operato oggi dall'OCSE.
Questi due elementi hanno messo in secondo piano i
buoni dati sull'export tedesco e il
recupero del sentiment degli operatori di borsa europei misurato dall'
indice Sentix.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA lascia sul parterre l'1,04%.
Tra le commodities, giornata da dimenticare per l'
oro, che scambia a 1.089 dollari l'oncia, ritracciando dell'1,74% mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,68%.
Pesante l'aumento dello
spread, che si attesta a 122 punti base, con un deciso aumento di 14 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,76%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, pessima performance per
Francoforte, che registra un ribasso dell'1,61%. Sotto pressione
Londra, che accusa un calo dello 0,96%, mentre
Parigi lascia sul parterre l'1,55%.
A Milano, forte calo del
FTSE MIB (-1,52%), che ha toccato 22.188 punti.
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,58 miliardi di euro, in calo del 26,59%, rispetto ai 3,51 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 254.908, rispetto ai 314.954 precedenti.
Tra i 219 titoli trattati, 81 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso, mentre 129 hanno chiuso in ribasso. Invariati i restanti 9 titoli.
Solo due segni più nella classifica dei titoli più importanti di Milano:
Tenaris (+1,12%) e
Saipem (+0,90%) grazie ai segnali di ripresa del petrolio.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Atlantia dopo aver annunciato uno stop alla cessione del 30% di Aeroporti di Roma.
In caduta libera
Anima Holding su prese di profitto dopo le recenti corse favorite dal
bilancio.
Pesante
Banca Mps, che
venerdì ha annunciato una trimestrale in perdita in scia alla chiusura del caso Alexandria.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Fincantieri,
Saras,
SOL e
Autogrill.
Le più forti vendite, invece, si sono manifestate su
Danieli,
IREN e
Banca Popolare di Sondrio.