(Teleborsa) -
Le principali borse europee chiudono all'insegna della cautela, una settimana caratterizzata dall'alta tensione per gli
attacchi terroristici a Parigi.
Market mover dell'ottava sono state le banche centrali:
la Federal Reserve ha confermato che alzerà i tassi durante la riunione di dicembre, mentre al contrario
la BCE ha lasciato intendere che adotterà nuovi stimoli per sostenere l'economia dell'Eurozona. Restando in tema di politica monetaria,
la Banca popolare cinese ha deciso di tagliare alcuni tassi di riferimento per aiutare la debole economia del Dragone mentre l
a Bank of Japan ha mantenuto inalterata la politica di stimoli nonostante il Giappone sia tornato a far rima con recessione.
Lieve calo dell'
Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,065. L'
Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo lo 0,32%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 40,21 dollari per barile, in calo dello 0,81%.
Invariato lo
spread, che si posiziona a 101 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,49%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, piccolo passo in avanti per
Francoforte, che mostra un progresso dello 0,31%; poco mosso
Londra, che mostra un +0,07%. Sostanzialmente invariato
Parigi, che riporta un misero -0,08%.
A Milano, colpita da realizzi, si è mosso sotto la parità il
FTSE MIB, che scende a 22.140 punti, con uno scarto percentuale dello 0,23%.
Nella Borsa di Milano risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,58 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,44 miliardi della seduta precedente; mentre i contratti si sono attestati a 230.405, rispetto ai 226.951 precedenti.
Tra i 222 titoli trattati, 116 hanno chiuso in ribasso, mentre 87 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso. Stabili i restanti 19 titoli.
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
Automotive (+2,10%),
Sanitario (+1,87%) e
Telecomunicazioni (+1,59%). Nel listino, i settori
Banche (-1,31%),
Vendite al dettaglio (-1,12%) e
Materie prime (-0,92%) sono stati tra i più venduti.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola
Finmeccanica, con una marcata risalita del 2,49%. Tra gli altri industriali, brilla
Fiat Chrysler Automobiles, con un forte incremento (+2,34%). Sulla sua scia corre anche
Exor +0,47% che ha registrato una plusvalenza di 24,8 milioni di euro dalla cessione della quota in Banijay.
Ben comprata
Telecom Italia, che segna un forte rialzo dell'1,72% sulle crescenti attese per l’assemblea del prossimo 15 dicembre.
Le più forti vendite, invece, si sono manifestate su
Unicredit, che ha terminato le contrattazioni a -2,08% per colpa di un downgrade. Preda dei venditori anche
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, con un decremento dell'1,73%. Prestazione negativa di
Intesa Sanpaolo, che scende dell'1,27%: stipulata la fusione con Carivit.
Soffre
Saipem, che evidenzia una perdita dell'1,85%. Tra gli altri petroliferi, debole
ENI -0,74% dopo aver concluso la cessione di Galp.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, va segnalata
Geox (+3,42%) dopo un nuovo accordo in Cina.
Sul listino completo, giornata "no" per
Moleskine -7,32%: Appunti e Pentavest hanno ceduto oltre il 7% del capitale.