(Teleborsa) - La
Banca Popolare di Milano (BPM) farà la propria parte nel
salvataggio delle quattro banche commissariate. Lo ha dichiarato
Piero Giarda, presidente del consiglio di sorveglianza dell'istituto di credito in merito al
decreto salva-banche approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che
prevede solo esborsi da parte dei privati.
"Il sistema pubblico-politico ha deciso di intervenire per rimediare a una situazione disastrosa che si era creata. E lo fa con l'autorità della legge utilizzando il Fondo di risoluzione", ha detto Giarda precisando che "ogni banca deve fare la sua parte nella misura in cui verrà richiesta dalla legge".
In merito all'ipotesi di rilevare una delle quattro banche commissariate (
Banca delle Marche, Banca Etruria, Carichieti, e CariFerrara), Giarda ha puntualizzato che "la questione non è al momento stata neanche lontanamente posta all'ordine del giorno degli organi competenti". In ogni caso "è una valutazione che deve fare il management della banca per vedere se c'è interesse".
Riguardo alla possibile
aggregazione per la trasformazione in Spa, il presidente del consiglio di sorveglianza di BPM ha spiegato che "come sempre i matrimoni richiedono la disponibilità delle due parti, l'interesse c'è non solo da parte nostra ma nei matrimoni di business ci sono da valutare una molteplicità di aspetti".
Stamane
Intesa SanPaolo, che partecipa pro-quota al salvataggio, ha comunicato che l'
esborso complessivo previsto per il suo gruppo è pari a 1,71 mld di euro.