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Paradosso Giappone: disoccupazione quasi a zero ma prezzi anemici e spese a picco

Economia
Paradosso Giappone: disoccupazione quasi a zero ma prezzi anemici e spese a picco
(Teleborsa) - L'economia del Giappone si conferma quanto mai ambigua, dunque terreno impervio per il Governo di Shinzo Abe e per la Bank of Japan che da tempo tentano di trovare la formula per riportare la terza potenza agli antichi fasti.



La conferma di questo andamento a due velocità è giunta oggi dalla macroeconomia, che ha dipinto un Paese quasi privo di disoccupazione ma che diserta i consumi, oltre che un quadro inflattivo zoppicante.

Dal fronte occupazionale, a ottobre il tasso di disoccupazione è sceso a sorpresa al 3,1% rispetto al 3,4% del mese precedente e stimato dagli analisti.

Nonostante questo "stato di grazia" del mercato del lavoro, sempre a ottobre le spese delle famiglie giapponesi è letteralmente crollata (-2,1% nominale, -2,4% reale) mentre i redditi delle famiglie operaie sono calati dello 0,6% in termini nominali e dello 0,9% in termini reali.

Intanto i prezzi, primo grande cruccio della Bank of Japan a causa dell'interminabile periodo di deflazione che sta caratterizzando la congiuntura nipponica, lo scorso mese hanno inaspettatamente accelerato dello 0,3% rispetto a ottobre del 2014 (gli analisti stimavano una variazione nulla) anche se il dato "core" che esclude le componenti più volatili quali cibo ed energia ha registrato un aumento dello 0,7% deludendo il consensus (+0,8%).


Per il momento la Banca Centrale nipponica esclude ulteriori interventi a sostegno dei prezzi in quanto ci sarebbero segnali di attenuazione della deflazione.

Ottimista anche il Governo, secondo il quale il Giappone di sta riprendendo, seppure lentamente, nonostante il Paese sia tornato in recessione.
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