(Teleborsa) - "Rivogliamo i nostri risparmi". A gridarlo a gran voce sono stati i correntisti delle quattro banche (Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti) coinvolte dal
decreto salva-banche del governo e ribattezzate "good bank".
Domenica, 22 novembre,
il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento consentirà il salvataggio dei 4 piccoli istituti bancari, in difficoltà finanziaria, attingendo a risorse private (non pubbliche) ed ai fondi approntati dalle banche stesse (2 miliardi) e confluiti nel cosiddetto
Fondo interbancario a tutela dei depositi.
Nei giorni scorsi, il
neo presidente delle quattro banche, Roberto Nicastro ha assicurato che le quattro banche risanate, sono ora solide, sicure e
pronte per essere cedute attraverso un'
asta pubblica prevista per febbraio. Sono già arrivate anche delle manifestazioni d'interesse per queste banche, ha detto il banchiere, secondo il quale tale interesse è una "conferma della loro attrattività dopo il risanamento".
Ma i
risparmiatori "truffati e umiliati" che hanno visto i loro titoli obbligazionari diventare spazzatura, si sono
riuniti in piazza Montecitorio contro il decreto, dopo che lunedì 23 novembre sono andati in banca e non hanno trovato più i propri risparmi.