(Teleborsa) - E' durato poche ora il
tentativo di rimonta del petrolio.
Nel pomeriggio i prezzi dell'oro nero hanno ripreso la corsa al ribasso portandosi ai
minimi di 11 anni e mezzo, complice l'apprezzamento del dollaro seguito al
Job Report USA migliore delle attese che ha aumentato le speculazioni su un nuovo rialzo dei tassi di interesse a marzo.
A pesare anche i mai sopiti
timori per un eccesso di offerta anche alla luce dei
marcati segnali di allentamento dell'economia cinese e di quella globale.
Il greggio saluta dunque nel peggiore dei modi quella che è stata una settimana da incubo: l'oro nero ha infatti bruciato il 10% del proprio valore.
In questo momento i
futures sul Wti in scadenza a febbraio cedono 27 centesimi a 33 dollari al barile,
quelli sul Brent, stessa scadenza, cedono invece 59 cent a 33,16 dollari al barile.