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Torna la bufera sulle banche: Milano volatile. Bene il resto dell'Europa

Commento, Finanza
Torna la bufera sulle banche: Milano volatile. Bene il resto dell'Europa
(Teleborsa) - Sessione volatile per Piazza Affari in un'Europa che sembra al momento aver centrato il rimbalzo dopo l'ennesima giornata negativa.



A supportare il recupero dei listini del Vecchio Continente l'ottimo andamento dei listini asiatici, trainati da Shanghai nel giorno della diffusione dei numeri sul PIL della Cina.

Nel 2015 la seconda potenza al mondo ha messo a segno la crescita più modesta degli ultimi 25 anni, cosa che ha aumentato le speculazioni per nuovi stimoli all'economia.

Di un certo peso anche il recupero del petrolio, che ieri è sceso ai minimi dal 2003 sugli aumentati timori per un eccesso di fornitura alla luce del ritorno dell'Iran sul mercato.

A determinare l'erraticità del listino milanese sono invece le nuove pesanti vendite sul comparto bancario alla luce del faro acceso dalla BCE sui crediti deteriorati.

Dal fronte macroeconomico, in forte calo ma meno delle attese degli analisti lo Zew tedesco, mentre i prezzi al consumo dell'Eurozona sono stati confermati in crescita dello 0,2%, dunque ben al di sotto del target della BCE del 2%.

Sul valutario l'Euro / Dollaro USA è stabile a 1,087 in attesa del meeting della Banca Centrale Europea di giovedì che potrebbe fornire anticipazioni sulle prossime mosse di politica monetaria (mentre è scontato il nulla di fatto in materia di tassi).

Tra le commodities l'oro è stabile a 1.087 dollari l'oncia, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) balza del 2,73% a 29,78 dollari al barile.

Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a 102 punti base, con un calo di 1 punto base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,58%.

Tra gli indici di Eurolandia, Francoforte conserva un guadagno dell'1,34%, Londra dell'1,87%, Parigi del 2,.29%.

Piazza Affari in questo momento viaggia poco sopra la parità (FTSE MIB +2,27%) sostenuta da alcune big quali Telecom Italia, sempre in scia all'aumento della partecipazione di Vivendi, Luxottica e Eni.

Le banche tornano invece sotto tiro: Mps è sospesa al ribasso nonostante la decisione di Consob di bloccare le vendite allo scoperto anche per la sessione odierna.

L'Istituto senese è stata la maggiore vittima delle voci, poi confermate, relative ad una nuova indagine della BCE sui crediti deteriorati delle banche che al momento interessa sei istituti italiani.

Anche il Banco Popolare è al momento sospeso per eccesso di ribasso. L'Istituto è tra i sei che hanno ricevuto l'altolà dalla BCE.


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