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Piazza Affari a picco con le banche. MPS di nuovo in tilt

Commento, Finanza
Piazza Affari a picco con le banche. MPS di nuovo in tilt
(Teleborsa) - Cola a picco Piazza Affari dopo una partenza cauta.

Il listino milanese torna a subire il pessimismo degli investitori sul comparto bancario alla luce dell'elevata mole di crediti in sofferenza in seno agli Istituti europei.

Negativi e sui minimi anche i listini europei in scia al disappunto per alcune trimestrali negative, quali quella di H&M, Roche e Deutsche Bank. Quest'ultima ha confermato, per il 2015, una perdita monstre a causa dei costi legali e di ristrutturazione.

Gli investitori stanno inoltre ragionando sullo statement che ha accompagnato la decisione di politica monetaria della Federal Reserve, conclusasi con uno scontato nulla di fatto.

La Banca Centrale americana è apparsa più preoccupata circa il rallentamento degli Emergenti e l'attuale volatilità sui mercati, cosa che rende meno probabile un nuovo rialzo dei tassi a marzo ma che solleva dubbi sulla capacità dell'economia USA di resistere alle forti sollecitazioni esterne.

Altra causa di incertezza tra gli operatori è la volatilità del petrolio, da una parte sostenuto dai rumors per un taglio della produzione, dall'altra zavorrato dal balzo delle scorte negli Stati Uniti e dai soliti timori per un eccesso di fornitura.

Sul valutario, seduta fermo a 1,09 l'Euro / Dollaro USA mentre tra le commodities l'oro cede lo 0,63%, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) avanza dell'1,55%.

Invariato lo spread, che si posiziona a 105 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,48%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, Francoforte segna un calo dell'1,69%, Londra dello 0,90% e Parigi dell'1,19%.

Maglia nera a Piazza Affari, con il FTSE MIB che arriva a perdere il 3%.

Tra le migliori azioni italiane resiste Saipem su ricoperture dopo il tonfo della vigilia.

Tutte banche (BPER, MPS, BPM e Unicredit) tra i titoli più venduti in scia ai mai sopiti timori per lo stato di salute del comparto. La peggiore è MPS con una discesa del 9,85%, mentre la BPM e Unicredit cedono rispettivamente il 7,4% e il 6,6%.

Pessima anche Fiat Chrysler Automobiles, nonostante i conti sopra le attese e la revisione al rialzo dei target al 2018.


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