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Piazza Affari è la peggiore in Europa. Mercati giù con petrolio e Cina

Commento, Finanza
Piazza Affari è la peggiore in Europa. Mercati giù con petrolio e Cina
(Teleborsa) - Giornata da dimenticare per Piazza Affari, che risulta la peggiore in Europa, in un contesto di mercati caratterizzato dalla debolezza.

A motivare la giornata negativa è stata ancora la caduta dei prezzi del greggio e gli ennesimi dati negativi giunti dall'economia cinese. A peggiorare le cose sono sopraggiunti il debole dato sull'attività manifatturiera dell'Eurozona e quello non brillanti sulla manifattura statunitense e sui consumi.

L'Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,53%. L'Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,62%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 32,04 dollari per barile, in netto calo del 4,70%.

Sale molto lo spread, raggiungendo 112 punti base, con un deciso aumento di 6 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,47%.

Tra i listini europei, pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,41%, tentenna Londra, con un modesto ribasso dello 0,39%, e giornata fiacca per Parigi, che archivia la seduta con un calo dello 0,56%.

Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,92% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 20.190 punti, ritracciando dello 0,74%. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,51%), come il FTSE Italia Star (0,4%).

Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 2,46 miliardi di euro, in deciso ribasso (-18,05%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 3 miliardi di euro; mentre i contratti si sono attestati a 291.214, rispetto ai precedenti 317.814 ed i volumi scambiati sono passati da 1,15 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,83 miliardi.

Su 226 titoli azionari trattati in Piazza Affari, 120 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 99. Invariate le rimanenti 7 azioni.

Buona la performance a Milano dei comparti Sanitario (+1,73%), Beni e servizi per l'industria (+1,47%) e Media (+1,31%). Nella parte bassa della classifica di Milano, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti Beni personali e casalinghi (-3,42%), Tecnologici (-2,39%) e Telecomunicazioni (-2,16%).

Le più forti vendite si sono manifestate su Luxottica, che ha terminato le contrattazioni a -5,73%.

Fra luci ed ombre i bancari. Crolla Banca Mps, con una flessione del 3,85%, dopo che è tramontata l'ipotesi di nozze con Banco posta. Fra i finanziari vanno giù anche Unipol, che soffre un decremento del 3,67%, e Mediobanca, che registra un ribasso del 3,12%. Invece decolla Banco Popolare, con un importante progresso del 5,99% in vista delle nozze più vicine con Banca Popolare Milano (+1,2%). incerta Unicredit +0,73% in attesa dei conti.

Tra i best performers di Milano, si distinguono Cnh Industrial (+2,96%), dopo i risultati di venerdì scorso, Mediaset (+2,08%) e Atlantia (+1,95%).


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