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Tango-Bond, l'Argentina risarcisce gli obbligazionisti italiani

Economia
Tango-Bond, l'Argentina risarcisce gli obbligazionisti italiani
(Teleborsa) - Dopo quasi 15 anni si chiude il capitolo Tango-Bond. Il governo argentino e la task-force Argentina (Tfa) hanno raggiunto un accordo preliminare per la risoluzione della controversia con gli oltre 50 mila obbligazionisti retail italiani che avevano investito nei Tango-Bond.

Con un accordo bilaterale tra il Ministero del Tesoro e della Finanza Pubblica della Repubblica Argentina e la Task Force Argentina (TFA), il governo di Buenos Aires ha accettato di pagare in contanti pari al 150% dell'importo originario in conto capitale di tali obbligazioni, pari a 1,35 miliardi di dollari.

Si chiude così la controversia basata sul Trattato bilaterale Italia – Argentina nell'arbitrato presso il Tribunale ICSID della Banca Mondiale in cui si è richiesto il risarcimento dei danni per violazione dei diritti rivenienti dal diritto internazionale di circa 50.000 obbligazionisti retail italiani detentori di circa 900 milioni di dollari di bond argentini in default rappresentati dalla Task Force Argentina.

L'accordo fa seguito ai negoziati tra l'Argentina e la TFA finalizzati alla conclusione dell’annosa questione e segna un significativo passo in avanti nella risoluzione dei problemi del debito sovrano dell’Argentina. L'accordo rappresenta anche l'occasione di un congruo risarcimento per i bondholders rappresentati dalla TFA che hanno investito in obbligazioni dell’Argentina prima del default del dicembre 2001.

Gli obbligazionisti italiani rappresentati dalla Task Force Argentina hanno avviato nel 2006 un arbitrato contro l'Argentina sotto l'egida dell’International Centre for Settlement of Investment Disputes (ICSID) della Banca Mondiale. Secondo i termini dell'accordo preliminare, una volta soddisfatte talune condizioni rilevanti per le parti, tra cui le approvazioni da parte del Parlamento argentino e della TFA, al momento della conclusione della transazione sarà presentata la rinuncia definitiva alle richieste degli obbligazionisti rappresentati dalla TFA, che ammontano a circa $2,5 miliardi.

“Siamo molto lieti di aver raggiunto un accordo preliminare che rappresenta il primo passo nella normalizzazione dei rapporti tra l’Argentina ed i mercati finanziari internazionali”, ha detto Luis A. Caputo, segretario delle Finanze argentino.

L'accordo preliminare apre la porta a un rafforzamento dei forti legami tra Argentina e Italia, così come agli investimenti tra i due Paesi.

Il Dott. Nicola Stock, Presidente della Task Force Argentina, ha firmato l'accordo preliminare questo fine settimana a New York. “Dopo quattordici lunghi anni”, ha detto il Dott. Stock, “siamo lieti di vedere questa vicenda concludersi in maniera tale da portare ad una risoluzione equa delle richieste degli obbligazionisti italiani. Apprezziamo la volontà dell'amministrazione del Presidente Macri in Argentina di muoversi rapidamente e con maturità per affrontare questo problema di lungo corso”.

Le parti mirano a procedere tempestivamente con le misure previste dall'accordo preliminare, tra cui la presentazione della raggiunta negoziazione al Parlamento argentino nel corso della sua prossima convocazione il 1° marzo 2016, con l'obiettivo di concludere l'attuazione dell’accordo nel corso dei prossimi mesi.
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