(Teleborsa) -
Dopo l'ennesima giornata di passione per le banche, il Ministro dell'economia
Pier Carlo Padoan torna a ribadire la solidità del sistema italiano, imputando il tracollo alla crisi che ha investito l'economia mondiale e, a cascata, le borse globali.
Eppure, il bilancio del comparto da inizio anno (circa un mese e mezzo) è disastroso: le perdite cumulate vanno dal -65% di Banca MPS al -42% di Unicredit. Solo Intesa Sanpaolo è riuscita a contenere il calo a -23%, confermandosi più o meno in linea con la performance dell'indice
FTSE MIB. L'andamento delle altre banche europee non è certo migliore, con
SocGen che ha lasciato sul terreno il 34% ed è la peggiore del Listino francese, mentre a Francoforte crolla
Deutsche Bank, che accumula un calo del 36%, sui
dubbi relativi alla solidità. A Londra poi la peggiore è
Barclays, con una discesa del 29%.
"È chiaro che ci sono in questi giorni
movimenti sistemici non solo in Europa, ma anche in Asia e negli Stati Uniti, che
colpiscono in particolare il settore bancario a causa delle
prospettive di crescita globale che cominciano a essere meno incoraggianti di qualche mese fa", ha detto il Ministro Padoan, allineandosi anche
all'allarme lanciato dal FMI.
"Non c’è un fattore specifico italiano", ha escluso, il numero uno dell'Economia, ricordando anche i provvedimenti messi in campo dal governo, come la
riforma delle BCC ed il
bail-in. In merito a quest'ultimo, Padoan ha precisato che va introdotto con
"delicatezza e gradualità".