(Teleborsa) -
Piazza Affari e le altre principali Borse europee si confermano in forte rialzo a metà seduta, rimbalzando dopo l'ennesima
sessione da incubo che ha portato i listini sui minimi di molti anni.
Di grande aiuto il
cambio di rotta del petrolio, favorito dall'apertura dell'OPEC ad un eventuale taglio coordinato della produzione, ma anche le
parole accomodanti della Chairowman della Federal Reserve, Janet Yellen, che ha addirittura aperto alla possibilità di portare i tassi in negativo se necessario.
Dal fronte macroeconomico, il
PIL dell'Eurozona è cresciuto come da attese, senza però il minimo segnale di accelerazione,
esattamente come avvenuto in Germania, mentre ha
deluso l'andamento dell'economia italiana.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA si conferma in frazionale ribasso mentre tra le commodities l'
oro perde mezzo punto percentuale, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) balza del 4% raggiungendo quota 27,43 dollari al barile.
Continua a restringersi lo
spread,
salito molto nelle precedenti sessioni di panic selling. Oggi il differenziale tra il BTP e il Bund viaggia a 144 punti base, con un forte calo di 8 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si posiziona all'1,65%.
Tra le principali Borse europee,
Francoforte avanza dell'1,64%,
Londra dell'1,77%,
Parigi dell'1,37%.
Maglia rosa a Milano, con il
FTSE MIB in rialzo del 2,73% grazie al
rally delle banche, che rinascono dopo l'ennesima giornata di passione, complice anche il
rally di di Commerzbank nel giorno della trimestrale.
Tra le
migliori blue-chip tricolore ancora
UnipolSai, che guadagna quasi l'11% grazie alla
trimestrale migliore delle attese pubblicata stamane.
Molto bene anche
Unipol, pure favorita dai conti.
Incandescenti le banche, in particolare
Unicredit, Banca Popolare dell'Emilia Romagna,
Banco Popolare. Quest'ultima continua a beneficiare del
matrimonio con BPM, che ormai dovrebbe essere solo questione di giorni.
Tra i
titoli più venduti spicca invece
Banca Mps, in tilt dopo che
il numero uno di UBI Banca, Messiah, ha escluso un matrimonio tra i due Istituti.
A picco
Saipem, penalizzata dalla
tiepida accoglienza riservata alla ricapitalizzazione.