(Teleborsa) -
Ancora brutte notizie dalla Cina, dove l'economia conferma una fase di
brusco rallentamento, sia per effetto della frenata dell'export, che per una brusca caduta delle importazioni.
Il
surplus a gennaio è rimasto su un
livello record di 63,3 miliardi di dollari (o 406,2 miliardi di yuan), ma ciò è dovuto ad un
calo delle importazioni (-18,8%) a gennaio), superiore alla
discesa delle esportazioni (-11,2%).
Il dato, che secondo gli esperti potrebbe aver risentito di un
rallentamento dell'attività caratteristico prima del Capodanno cinese, conferma però le evidenti difficoltà che l'industria del Dragone sta attraversando, come confermato dall'ultimo
dato del PMI manifatturiero di gennaio. Anche il
deprezzamento dell yuan non è riuscito a fornire agli esportatori cinesi sufficiente competitività a rivitalizzare l'export.
Intanto, l
a banca centrale è tornata a sostenere la valuta locale. Nel fine settimana, il
Governatore della banca centrale Zhou Xiaochuan ha annunciato un intervento per sostenere il cambio e stabilizzare lo yuan, fissando il suo valore ai massimi dell'ultimo mese. Il mercato si è adeguato, spingendo il
cambio yuan/dollaro ai massimi dal 2005 a 6,4975 (+1,2%).