Facebook Pixel
Milano 17:35
33.939,75 -0,97%
Nasdaq 19:42
17.406,9 -0,68%
Dow Jones 19:42
38.086,5 -0,97%
Londra 17:35
8.078,86 +0,48%
Francoforte 17:35
17.917,28 -0,95%

Nel 2015 record negativo di nascite. Picco di mortalità

Secondo l'Istat, che ha presentato oggi gli indicatori demografici per il 2015, lo scorso anno è stato caratterizzato da un significativo aumento dei decessi e da un nuovo minimo storico delle nascite dall’Unità d’Italia, dopo quello del 2014

Nel 2015 record negativo di nascite. Picco di mortalità
(Teleborsa) - Se il 2014 era stato ricordato per il crollo demografico, il 2015 può essere definito come l'anno del picco di mortalità. Secondo l'Istat, che ha presentato oggi gli indicatori demografici per il 2015, lo scorso anno è stato caratterizzato da un significativo aumento dei decessi, che ha messo in allarme sia gli operatori del settore (medici, epidemiologi, demografi) sia i media.

Nel complesso, i morti stimati sono 653 mila, ben 54 mila in più rispetto al 2014 (+9,1%). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L’aumento di mortalità, concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni), risulta in parte dovuto a effetti strutturali connessi all'invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014.
Diminuisce inoltre la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85).

Nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia per le nascite, dopo quello del 2014. I nuovi nati sono stati pari a 488 mila (8 per mille residenti), quindicimila in meno rispetto al 2014. Poiché i morti sono stati 653 mila, ne deriva una dinamica naturale della popolazione negativa per 165 mila unità. Il ricambio generazionale, peraltro, non solo non viene più garantito da nove anni ma continua a peggiorare (da-7 mila unità nel 2007 a -25 mila unità nel 2010, fino a -96 mila nel 2014).
Le cifre sulla composizione delle nascite per cittadinanza della madre (italiana/straniera) mostrano che si va riducendo anche il contributo delle cittadine straniere alla natalità. I nati da madre straniera, infatti, scendono a 93 mila ossia oltre 5 mila in meno (-5,4%) del 2014. Quelli da madre italiana, dal loro canto, scendono a 394 mila riducendosi di oltre 9 mila (-2,4%).

Al 1° gennaio 2016 la popolazione totale è di 60 milioni 656mila residenti, con 5 milioni 54 mila residenti stranieri, che rappresentano l’8,3% della popolazione totale. Rispetto a un anno prima si riscontra un incremento di 39 mila unità. La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti.
Condividi
```