(Teleborsa) -
Seduta in rally per Piazza Affari e le altre borse europee, che hanno ignorato l'ennesimo
crollo delle borse cinesi dovuto alla
volatilità del prezzo del petrolio ed all'attesa per il vertice del G20.
A sostenere i mercati su entrambe le sponde dell'Oceano sono stati
dati macroeconomici positivi: nel pomeriggio il
dato sugli ordini di beni durevoli, sopra le attese, ha messo le ali a Wall Street, mentre in mattinata le borse erano state confortante dai dati sul
PIL della Gran Bretagna e sul
PIL in Spagna. L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,103. Segno più per l'
oro, che mostra un aumento dello 0,93%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 31,4 dollari per barile, con un ribasso del 2,33%.
Retrocede di poco lo
spread, che raggiunge quota 137 punti base, mostrando un piccolo calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,52%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, denaro su
Francoforte, che registra un rialzo dell'1,79%, brilla
Londra, con un forte incremento (+2,48%), ottima performance per
Parigi, che registra un progresso del 2,24%.
Scambi in forte rialzo per la Borsa milanese, con il
FTSE MIB, che sta mettendo a segno un guadagno del 2,3%; sulla stessa linea, si muove con il vento in poppa il
FTSE Italia All-Share, che arriva a 18.723 punti. Positivo il
FTSE Italia Mid Cap (+1,7%), come il FTSE Italia Star (0,94%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, exploit di
Mediaset, che mostra un rialzo del 5,28%, tornando sulla crescta dell'onda per le voci di un interesse di Vivendi.
Su di giri
Cnh Industrial (+4,67%) e
Fiat Chrysler Automobiles con un progresso del 4,17%.
Acquisti a piene mani su
Telecom Italia che vanta un incremento del 4,27%.
Giù i petroliferi, con
Saipem che cede l'1,20%, all'
indomani dei conti mentre recupera
Tenaris partita in rosso stamane sulla scia della
perdita registrata nel 2015.
Sul listino completo sospesa al rialzo
Prelios (+30% circa), su alcuni rumors che vedono Fulvio Conti alla guida di una cordata di investitori che al termine della ricapitalizzazione si troverà ad avere il 21,5% circa del capitale della società.
In evidenza anche
Banca Carige, che fa un salto in alto del 5,7%, sulla notizia dell'ingresso della Toscafund Asset Management nel capitale.