(Teleborsa) -
La Cina si conferma in crisi, come suggerisce il
rallentamento le esportazioni annunciato dall'Ufficio delle dogane cinese. Stando agli ultimi dati di febbraio, i beni esportati sono
crollati del 20,6% a 810,8 miliardi di yuan, pari a 126,3 miliardi di dollari.
La frenata delle esportazioni
va imputata solo in parte alla crisi mondiale, che ha rallentato i flussi commerciali un po' ovunque, ma va attribuita anche ad una stagnazione della domanda interna, confermato anche da un
calo delle importazioni dell'8%.
Il surplus commerciale cinese è quindi caduto del 43,3% a 209,5 miliardi di yuan, circa 32,2 miliardi di dollari.
Dati molto negativi, quindi, che lasciano presagire
nuovi interventi da parte della banca centrale cinese, anche se questa eventualità non è riuscita a calmare il pessimismo degli operatori di Borsa, facendo innervosire la Borsa di Shanghai.