(Teleborsa) - Il
nuovo regime tariffario di remunerazione degli investimenti fissato dall'
Autorità per l'energia ha pesato sui conti di
Snam che annuncia un utile trimestrale pari a 266 milioni di euro, in flessione del 18,2%.
Calano anche i ricavi pari a 852 milioni di euro (-8,3%) mentre il
margine operativo lordo è sceso del 10,3% a 643 milioni di euro. L'Ebit si attesta a 429 milioni di euro (-15,9%).
"In linea con le nostre attese,
i risultati del primo trimestre 2016 riflettono la riduzione del Wacc definita dal nuovo periodo regolatorio" ha spiegato l'
amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, commentando i risultati del primo trimestre. "L'importante generazione di cassa da attività operative - ha aggiunto il top manager - ha coperto interamente gli investimenti per lo sviluppo delle nostre infrastrutture, anche a beneficio dell'integrazione delle reti europee e dell'intero sistema gas".
Snam, nella nota dei conti, spiega che la riduzione dei ricavi "è stata dovuta ai minori ricavi regolati (-52 milioni di euro; -6,1%), registrati in tutti i principali settori di attività, a fronte principalmente dell'aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito netto (Wacc), nonché alla diminuzione dei ricavi non regolati (-17 milioni di euro) attribuibile essenzialmente a minori proventi per cessioni di gas naturale".
Migliora l'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2016, pari a 13.543 milioni di euro (13.779 milioni di euro al 31 dicembre 2015).