(Teleborsa) - Il
governatore della Banca centrale indiana Raghuram Rajan si unisce ai falchi e
critica la politica di bassi tassi di interesse approntata dalle maggiori banche centrali delle economie sviluppate.
Rajan, che è stato anche capo economista del FMI, sostiene che bassi tassi di interesse per
periodi troppo prolungati hanno
effetti perversi sulla crescita economica, rallentandola.
Partendo dal presupposto che una politica monetaria espansiva consente la sopravvivenza anche di imprese "inefficienti", il governatore della banca centrale indiana afferma che gli
stimoli monetari sono utili solo per traghettare l'economia in momentanee fasi di difficoltà, ma rischiano di provocare bruschi aggiustamenti nel caso siano troppo duraturi.
Rajan ha
criticato anche l'ipotesi di aumento della moneta, facendo l'esempio puramente scolastico di
"helicopter money" (distribuzione a pioggia della cartamoneta stampata dalla banca centrale), sostenendo che avrebbe
effetti anche più perversi sugli individui: questi, anziché iniziare a spendere a piene mani, si chiederebbero perché la banca centrale getta i soldi dalla finestra e, per paura, chiuderebbero i portafogli.
Secondo l'economista, dunque, i
Paesi sviluppati dovrebbero accontentarsi di una crescita più bassa e non tentare di contrastarla con politiche eccessivamente espansive.