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La Germania si conferma la Locomotiva d'Europa. Parola di Bundesbank

L'economia tedesca ha registrato un forte aumento della crescita nei primi tre mesi del 2016". E' quanto rivela la Bundesbank, nel suo ultimo bollettino mensile che spiega come "il PIL reale nei primi tre mesi dell'anno sia cresciuto dello 0,7% grazie al consumo privato e l'attività edilizia

Economia
La Germania si conferma la Locomotiva d'Europa. Parola di Bundesbank
(Teleborsa) - La Germania si conferma la Locomotiva d'Europa con "l'economia tedesca che ha registrato un forte aumento della crescita nei primi tre mesi del 2016". E' quanto rivela la Bundesbank, nel suo ultimo bollettino mensile che spiega come "il PIL reale nei primi tre mesi dell'anno sia cresciuto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente".

Gli economisti della Banca centrale tedesca individuano il consumo privato e l'attività edilizia come le principali forze trainanti della crescita economica, ma, in contrasto con la fine del 2015, il rinnovato stimolo viene da esportazioni e dagli investimenti esteri.

Il rapporto mensile descrive come la crescita economica del primo trimestre sia stato spinta dalla crescita più forte dei consumi privati. La domanda è stata particolarmente forte per le autovetture e per i materiali da costruzione e i mobili, "il consumo di quest'ultimo anno - si legge nel bollettino- rispecchia la vivacità dell'attività edilizia. Stimolo prezioso è stato generato dal settore delle vendite al dettaglio. Il calo dei prezzi globali del mercato del petrolio, e anche le prospettive più rincuoranti per il mercato del lavoro e dei redditi sono stati i principali fattori a mantenere alta la fiducia dei consumatori nel complesso ottimista".

La crescita dovrebbe diminuire in primavera
Gli economisti della Bundesbank si aspettano che l'economia tedesca perda qualche colpo in primavera. Il mercato del lavoro sempre ottimista, l'aumento delle aspettative di reddito con prezzi stabili manterranno l'attività dei consumi sostenuta, scrivono, ma la prospettiva improbabile di un ulteriore calo dei prezzi del petrolio li porta a credere che i consistenti guadagni di potere d'acquisto negli ultimi due trimestri diminuiranno .

Una posizione che non sorprende e che conferma quanto espresso nel precedente bollettino della banca centrale tedesca.





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