(Teleborsa) -
Si confermano cautamente positive le principali borse europee a fine mattinata, galvanizzate dalla
risalita dei prezzi del petrolio, vicino ai 50 dollari al barile. Non riesce a beneficiare del caro greggio, invece,
Piazza Affari trainata al ribasso dai titoli bancari,
oggetto di realizzi.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,118, mentre sono giunte indicazioni dalla
Spagna, con la
crescita del PIL che si conferma fra le più alte in Europa. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,40%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,67%.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota 121 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,38%.
Tra le principali Borse europee, seduta senza slancio per
Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,44%; piccoli passi in avanti per
Londra, che segna un incremento marginale dello 0,22%. Giornata moderatamente positiva per
Parigi, che sale di un frazionale +0,4%.
Prevale la cautela a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che continua la seduta con un leggero calo dello 0,26%.
Risultato positivo a Piazza Affari per i settori
Materie prime (+3,48%),
Telecomunicazioni (+2,72%) e
Tecnologici (+0,68%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Viaggi e intrattenimento (-2,86%),
Banche (-1,84%) e
Automotive (-0,49%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
i petroliferi come
Tenaris (+3,50%) e
Saipem (+1%).
Bene inoltre
Telecom Italia (+3%): ieri,
l'assemblea degli azionisti ha approvato il bonus per il management. Già scontata, invece, nelle quotazioni,
la decisione di CDP di scegliere Enel per Metroweb, vista la reazione del titolo a Piazza Affari.
Le più forti vendite, continuano a concentrarsi sulle banche, come su
UBI Banca, che prosegue le contrattazioni a -6,52%. Tonfo di
Unicredit, (-4,47%)
impegnata nella ricerca del nuovo Ad dopo l'
uscita di Ghizzoni. Lettera su
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che registra un importante calo del 2,52%. In apnea anche
Banca Popolare di Milano, che arretra del 2,18%.
In vendita Poste Italiane (-1,17%) dopo l'
uscita del Tesoro.