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I realizzi sulle banche frenano Piazza Affari

Commento, Finanza
I realizzi sulle banche frenano Piazza Affari
(Teleborsa) - Le prese di profitto tornano prepotenti sui listini azionari europei, soprattutto su Piazza Affari dopo la corsa della vigilia, trainata dalla buona performance dei bancari. A spingere sui massimi da un mese le piazze del Vecchio Continente ha contribuito inoltre l'entusiasmo per l'accordo sul debito greco, ma anche la risalita dei prezzi del petrolio che ha galvanizzato i titoli energetici.



L'Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,11%, mentre sono giunte indicazioni dalla Spagna, con la crescita del PIL che si conferma fra le più alte in Europa. Seduta in lieve rialzo per l'oro, che avanza a 1.229,2 dollari l'oncia. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,56%, aiutato dal calo oltre le attese delle scorte di greggio statunitensi.

Lieve calo dello spread, che scende a 119 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,35%.

Tra i listini europei, la piazza di Francoforte, passa di mano sulla parità; incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente. Trascurata Parigi, che resta incollata sui livelli della vigilia. A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 18.138 punti, con uno scarto percentuale dello 0,35%.

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in primo piano Tenaris, che mostra un forte aumento del 2,31% grazie al rally delle quotazioni di petrolio, con il Brent tornato sopra quota 50 dollari al barile. Sostenuta Saipem, con un discreto guadagno dell'1,32%.

Decolla Telecom Italia, con un importante progresso del 2,28%, il giorno dopo che i soci hanno approvato il bonus per il management e, nonostante il sorpasso di Enel sul dossier Metroweb.

Le più forti vendite, invece, si manifestano sulle banche, in particolare UBI Banca, che prosegue le contrattazioni a -3,88%. Lettera su Banco Popolare, che registra un importante calo del 3,70% e su Banca Popolare di Milano, che mostra una caduta del 2,36%, dopo il rally post fusione. In apnea Unicredit, che arretra del 3,07%, impegnata sulla ricerca del nuovo Ad dopo l'uscita di Ghizzoni.

In focus, Poste Italiane (-1,31%) dopo che il Tesoro ha conferito a Cassa Depositi e Prestiti una quota del 35% e allo stesso tempo ha annunciato il collocamento sul mercato della partecipazione residua pari al 29,7%.
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