Facebook Pixel
Milano 17:35
33.939,75 -0,97%
Nasdaq 17:45
17.260,77 -1,52%
Dow Jones 17:45
37.848,64 -1,59%
Londra 17:35
8.078,86 +0,48%
Francoforte 17:35
17.917,28 -0,95%

Borsa, Industrial Stars of Italy 2 debutta sull’AIM Italia

Economia
Borsa, Industrial Stars of Italy 2 debutta sull’AIM Italia
(Teleborsa) - Primo giorno di negoziazioni sull'AIM Italia per Industrial Stars of Italy 2, la seconda SPAC promossa da Attilio Arietti, fondatore e Presidente di Arietti & Partners - M&A International, e Giovanni Cavallini, ex Presidente ed Amministratore Delegato di Interpump. La nuova Società quotata ha raccolto 50,5 milioni di euro nell'ambito dell’offerta finalizzata all'IPO ed ha collocato complessivamente 5.050.000 azioni e 2.525.000 warrant.

Nella mattinata il titolo è andato stabilizzandosi sui 9,80 euro per azione ordinaria e 0,51 euro per warrant. Rispetto al prezzo di sottoscrizione di 10 euro per azione ordinaria, che prevedeva l’assegnazione di un warrant gratuito ogni due azioni sottoscritte, il titolo dunque garantisce già agli investitori un lieve incremento. Un ulteriore warrant sarà assegnato alla finalizzazione della business combination agli azionisti non recedenti. Arietti e Cavallini hanno investito 1.450.000 milioni di euro ciascuno.

Entro i prossimi 24 mesi, ISI2 sottoporrà all'assemblea degli azionisti un progetto di aggregazione con una società industriale che sarà portata indirettamente in quotazione attraverso la fusione con la SPAC stessa. Il termine SPAC è l’acronimo di Special Purpose Acquisition Company, veicoli di investimento contenenti esclusivamente cassa e costituiti specificatamente per raccogliere capitale al fine di effettuare operazioni di fusione e/o acquisizione di aziende.

“Le SPAC si stanno affermando come un ottimo strumento alternativo per dare accesso privilegiato alla Borsa alle aziende di medie dimensioni - dichiarano Arietti e Cavallini -. Rispetto alla nostra prima esperienza che ha portato all'aggregazione con Lu-Ve, abbiamo ampliato il book degli investitori attirando non solo investitori istituzionali italiani ed esteri, in particolare inglesi e svizzeri, ma anche numerosi Family Office. La possibilità di partecipare direttamente al processo decisionale e scegliere se recedere individualmente l’operazione in fase di business combination, rappresenta per i piccoli imprenditori al tempo stesso uno stimolo e un’ulteriore garanzia sull'operazione”.
Condividi
```