(Teleborsa) -
Wall Street affonda a causa del Job Report, dopo che il rapporto del mercato del lavoro USA ha messo in evidenza una
scarsa crescita degli occupati, alimentando le incertezze in merito a
possibili rialzi dei tassi USA.
Se da un lato un rinvio sarebbe percepito positivamente dagli operatori, dall'altro si teme che sia un segnale di
indebolimento della ripresa in USA. Sono giunti infatti altri dati macroeconomici molto deludenti:
quelli sull'attività del terziario, che segnala una battuta d'arresto del PIL anche nel secondo trimestre, e
quelli sul commercio estero. Buono solo il
dato degli ordini all'industria, ma a ben guardare sono stati sostenuti prevalentemente dal boom dell'auto.
Su queste indicazioni,
il dollaro si è deprezzato ed i rendimenti dei Treasry sono colati a picco.
Alla borsa di New York, l'indice
Dow Jones conferma un calo dello 0,23% e l'
indice S&P-500 perde lo 0,38% a 2.097 punti. Sotto la parità il
Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,58%. Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti
Utilities (+1,73%),
Telecomunicazioni (+0,60%) e
Beni di consumo primario (+0,45%). Tra i più negativi della lista dell'S&P 500, troviamo i comparti
Finanziari (-1,49%),
Beni di consumo secondari (-0,63%) e
Information Technology (-0,48%).
In un mercato prevalentemente negativo,
tengono fra i giganti di Wall Street Caterpillar (+1,35%) e
United Health (+0,62%).
I più forti ribassi si verificano sulle banche d'affari, come
JP Morgan, che continua la seduta con -2,01% e
Goldman Sachs, che arretra del 2%.
Calo deciso per
Nike, che segna un -1,54%.
Sotto pressione
American Express, con un forte ribasso dell'1,34%.