(Teleborsa) -
Segni positivi in avvio tra le principali borse europee il giorno dopo che
la Fed ha tracciato un quadro prevalentemente positivo dell'economia americana,
nonostante la debolezza del mercato del lavoro, confermando un percorso graduale di rialzo dei tassi, senza però specificarne la tempistica.
Si smorzano dunque le attese di un ritocco all'insù del costo del denaro americano, a giugno.
L'intervento della Chairwoman,
Janet Yellen è stato l'ultimo prima del comitato di politica monetaria, in calendario la prossima settimana. Il
dato sul mercato del lavoro, diffuso venerdì scorso, aveva messo in evidenza una
scarsa crescita degli occupati, alimentando le incertezze in merito a possibili rialzi dei tassi USA.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,137. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.243,1 dollari l'oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 49,67 dollari per barile.
Lo
Spread migliora, toccando i 137 punti base, con un calo di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,44%.
Tra le principali Borse europee, sostenuta
Francoforte, con un discreto guadagno dell'1,34%; buoni spunti su
Londra, che mostra un ampio vantaggio dello 0,72%. Buona performance per
Parigi, che cresce dello 0,93%.
Segno più per il listino italiano, con il
FTSE MIB in aumento dello 0,97%.
In buona evidenza a Milano i comparti
Materie prime (+2,21%),
Automotive (+1,28%) e
Banche (+1,25%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in primo piano
Saipem, che mostra un forte aumento del 2,42%, sulla tenuta dei prezzi del greggio, sopra i 50 dollari al barile. Per lo stesso motivo decolla
Tenaris, con un importante progresso del 2,14%.
Nel complesso positive le banche, galvanizzate dal
newsflow su Veneto Banca. Guida i rialzi la
Popolare Milano con un +3,68% seguita dal
Banco Popolare 2,92% grazie al
buon avvio ieri dell'aumento di capitale, propedeutico alle nozze tra i due istituti. Tonica anche
Unicredit, che vanta un incisivo incremento del 2,09%.