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A Louisville i funerali di Muhammad Alì. 18 mila a orazione funebre. Assente Obama

A Louisville i funerali di Muhammad Alì. 18 mila a orazione funebre. Assente Obama
(Teleborsa) - Una processione con il feretro di Muhammad Alì lunga 30 chilometri ha percorso le strade della sua Louisville, nel Kentucky, con migliaia di persone accorse da ogni parte degli Stati Uniti, e anche da molto più lontano, per portare l'ultimo saluto al Campione ineguagliabile leggenda del pugilatoe dell'intero sport mondiale, morto a 74 anni la scorsa settimana.

Lungo il percorso, che ha toccato tutti i luoghi fondamentali della tumultosa vita di Alì, a cominciare dalla casa dove era nato come Cassius Marcellous Clay, perennemente il lotta contro diseguaglianza, soprusi, per i diritti civili, contro gli avversari sui ring di tutto il mondo e poi, da anni, contro il Parkinson che infine lo ha ucciso, un turbinio di palloncini, cartelli, manifesti, fiori in un coro incessante di Alì, Alì, Alì.

Nonostante il caldo torrido già alle 9 del mattino, moltissimi dei presenti hanno resistito per ore, senza togliere dalle proprie mani i guantoni da boxe che avevano calzato in segno di reverente omaggio. Per arrivare poi alle Cave Hill Cemetery per la sepoltura di "The Greatest" in forma strettamente privata, dove "qualcuno" che ha voluto rimanere nell’anonimato, ha provveduto a far coprire di petali di rose rosse il percorso finale del feretro, fino alla tomba.

Poi, con sensibile ritardo, l’ultimo saluto pubblico. Organizzato in un impianto sportivo della città, davanti, a oltre 15 mila persone. L’ex presidente Bill Clinton, carissimo amico di Muhammad Alì, ha tenuto il discorso funebre. Con l’ex titolare della Casa Bianca, dove tra non molto potrebbe tornare stavolta in veste di marito del nuovo inquilino, l’altro stretto amico di Muhammad, il comico Billy Crystal, assieme anche a esponenti di diverse confessioni religiose, a cominciare, naturalmente, dall’Islam.

Assente, invece, il presidente Obama, che pure aveva definito Alì "suo eroe personale", e che ha invece "disertato" l'ultimo saluto perché impegnato con il diploma della figlia Malia. Assenza anche per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che pur avendo partecipato al funerale islamico del giorno precedente ha lasciato precipitosamente gli Stati Uniti anzitempo senza fornire spiegazioni. Sulla sua improvvisa partenza è scoppiato un vero e proprio gallo, con a intrecciarsi le più disparate e anche fantasiose indiscrezioni.

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