(Teleborsa) - Alla fine la BCE ha vinto: dopo 3 anni di attesa, i giudici della
Corte costituzionale tedesca hanno stabilito che il contestato
piano OMT dell'Eurotower è legittimo e non viola la legge tedesca.
Il Piano OMT, noto più comunemente come
"scudo anti-spread" era stato
avviato nel 2012 dalla BCE, a favore dei Paesi con difficoltà finanziaria, per
porre un freno alla speculazione e proteggere l'euro. Si proponeva di acquistare titoli di stato a breve dei paesi in crisi, ma sino ad oggi
non è mai stato usato, proprio perché la sua stessa esistenza ha fatto scemare la speculazione e calmato la crisi.
Il caso era stato portato dinanzi alla suprema corte tedesca dai
politici, da studiosi e privati cittadini, perlopiù euroscettici, che contestavano la sovranità della BCE ed
avevano proposto ricorso perché sostenevano che avesse
violato il suo mandato che vieta di finanziare singoli stati dell'Eurozona
.
In un primo momento
i giudici tedeschi si erano mostrati più vicini ai ricorrenti euroscettici, ma una successiva
decisione della Corte di Lussemburgo favorevole alla BCE aveva convalidato il suo operato. Evidentemente, i giudici hanno preso in considerazione questo parere e si sono pronunciati a favore.
La Corte tedesca con la decisione odierna ha
disinnescato così una bomba a soli due giorni dal referendum britannico sulla
Brexit, che rischia di dividere l'UE, ma il
significato della scelta va anche oltre ed investe l'azione della BCE: oggi la banca centrale europea ha in piedi un
programma QE da 80 miliardi al mese e tiene i tassi a zero per sostenere l'economia europea, ma questa politica è stata molto criticata dall'opinione pubblica tedesca.