(Teleborsa) -
Giornata drammatica per li mercati mondiali, che sono colati a picco dopo che la Gran Bretagna ha votato in maggioranza per
uscire dall'Unione europea.
Piazza Affari è fra le borse peggiori e brucia circa 61 miliardi di capitalizzazione. Ciò era presumibile ed ha alimentato i
timori per uno choc dell'economia mondiale, che se
le banche centrali sono prontamente intervenute per assicurare che hanno pronto tutti gli strumenti per affrontare l'emergenza.
Grande volatilità sul mercato dei cambi, dove l'
Euro / Dollaro USA prosegue in calo del 2,47% mentre
la sterlina perde oltre il 9%. Giornata di forti guadagni per l'
oro, che segna un rialzo del 5%, grazie alla sua natura di bene rifugio, mentre il petrolio crolla del 4,35% assieme alle altre commodities.
Importante allargamento dello spread, che si attesta a 161 punti base (+31%), a fronte di un rendimento del BTP a 10 anni dell'1,55% e della
caduta in negativo del Bund tedesco.
Tra gli indici di Eurolandia, in apnea
Francoforte, che arretra del 6,82%, tonfo di
Londra, che mostra una caduta del 3,15%, lettera su
Parigi, che registra un importante calo dell'8,04%.
A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso del 12,48%; sulla stessa linea, e' stato venduto parecchio il
FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 17.325 punti. In forte calo il
FTSE Italia Mid Cap (-6,77%), come il FTSE Italia Star (-4,6%).
Alla chiusura di Milano risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 6,46 miliardi di euro, con un incremento del 133,15%, rispetto ai precedenti 2,77 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,25 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 3,3 miliardi, mentre i contratti si sono attestati a 715.879, rispetto ai precedenti 309.908.
A fronte dei 222 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 3 azioni. In lettera invece 218 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 1 stocks.
Andamento negativo a Piazza Affari su tutti i comparti. Tra i più negativi della lista di Milano, troviamo i comparti
Banche (-22,08%),
Telecomunicazioni (-15,33%) e
Assicurativi (-14,95%).
In questa
giornata da dimenticare per Piazza Affari, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. Le
peggiori performance si sono registrate sulle banche:
Banca Popolare dell'Emilia Romagna che ha chiuso a -24,61%,
Banca Popolare di Milano arretra del 24,28%,
Unicredit del 23,79% e
Banco Popolare del 23,30%.
Da solo nella
classifica dei risultati positivi del FTSE MidCap,
Parmalat si posiziona su un buon +0,52%.
Fra le peggiori società a media capitalizzaizone vi sono ancora i finanziari:
Credito Valtellinese -15,67%,
Anima Holding -14,56%,
Banca Popolare di Sondrio -13,66%.