(Teleborsa) - I sindacati di
piloti e assistenti di volo Alitalia confermano lo sciopero di 4 ore del 5 luglio 2016 e accusano il management della Compagnia. Anpac, Anpav e Usb non ne vogliono sapere dell'appello lanciato dall'Ad di Az,
Cramer Ball, nel tentativo di
scongiurare disagi agli utenti in un momento delicato e proprio in un periodo dell'anno dove la cancellazioni di voli con i relativi disservizi non giovano certo all'azione di rilancio in cui è impegnata Alitalia. Cramer Ball aveva definito in una lettera inviata alle organizzazioni sindacali
"incomprensibile lo sciopero che danneggia i nostri clienti", chiedendo di considerare la più ampia prospettiva dello
sviluppo futuro di Alitalia e di fermarsi "scegliendo la strada giusta, ritirando lo sciopero".Nonostante tutto, salvo sempre possibili "novità" dell'ultimo momento,
lo sciopero ci sarà. L'astensione dal lavoro del personale di condotta e di cabina è fissata così per martedì 5 luglio dalle 11:00 alle 15:00. "Alitalia perde soldi, tanti, nonostante anni ed anni di continui sacrifici di chi ci lavora -
sostengono Anpac, Anav e Usb - mentre i concorrenti fanno utili. E invece di ascoltare un'utile autocritica, ora sentiamo il pistolotto su uno sciopero per difendere i privilegi di una parte di dipendenti".
"Probabilmente avere un contratto di lavoro, un trattamento sanitario e magari arrivare ad una pensione per certe culture sono considerate privilegio",
commentano i sindacati. E il segretario nazionale Filt Cgil, Nino Tortorillo, replica all'Ad Alitalia:
"L'amministratore delegato Cramer Ball farebbe bene a considerare il disagio dei lavoratori e a rispettare lo sciopero che è un diritto".