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Inchiesta Labirinto, Alfano furioso: "Barbarie contro di me". Le opposizioni:"Si dimetta subito"

Bufera sul ministro. La fronda di senatori del Ncd minaccia la crisi. Le opposizioni da sinistra a destra colpiscono Alfano

Politica
Inchiesta Labirinto, Alfano furioso: "Barbarie contro di me". Le opposizioni:"Si dimetta subito"
(Teleborsa) - Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano torna a parlare dell'inchiesta Labirinto protesta contro la pubblicazione di intercettazioni di "due signore che parlano, anche insultandomi".

Alfano si riferisce ad una conversazione che rivela uno scambio di favori. La segretaria di Raffaele Pizza, tra i fondatori della Nuova Dc, parla di 80 curriculum per Poste Italiane inviati dal padre del ministro.

"Oggi la barbarie illegale arriva a farmi scoprire, dalle intercettazioni tra due segretarie, che un uomo di ottant'anni, il cui fisico è da tempo fiaccato da una malattia neurodegenerativa che non lo rende pienamente autosufficiente, avrebbe fatto pressioni presso le Poste per non so quale fantastiliardo di segnalazioni", ha commentato così il ministro aggiungendo che è "indegno" dare credito a "due signore che parlano, anche insultandomi" e "non so chi siano".

Intanto le opposizioni, dalla Lega al Movimento Cinque Stelle, alla Sinistra Italiana, chiedono le dimissioni del ministro dell'Interno. Mentre c'è chi nella fronda di senatori del Ncd minaccia la crisi.

Alfano, respinge le accuse: "Siamo di fronte al riuso politico degli scarti di un'inchiesta giudiziaria - dice il ministro -. Ciò che i magistrati hanno studiato, ritenendolo non idoneo a coinvolgermi in alcun modo, viene usato per fini esclusivamente politici. Le intercettazioni non riguardano me, bensì terze e quarte persone che parlano di me. Persone, peraltro, che non vedo e non sento da anni".

L'inchiesta Labirinto. Corruzione, pagamento di tangenti, truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita e associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Sono queste le accuse che emerse dall'operazione della Guardia di Finanza che si è svolta a Roma su disposizione della Procura della Repubblica. L'operazione denominata "Labirinto" contesta un vorticoso e continuo giro di mazzette allo scopo di ottenere appalti pubblici di Enti statali e Ministeri. Nell'inchiesta, secondo quanto risulta alle Fiamme Gialle, è coinvolto anche un parlamentare in carica, Antonio Marotta (Ncd), Giuseppe Pizza, dal maggio 2008 al novembre 2011 Sottosegretario di Stato all'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica del governo Berlusconi, oltre a due impiegati "infedeli" dell'Agenzia delle Entrate. Attualmente indagato, il parlamentare avrebbe attivamente coadiuvato il faccendiere nelle attività di illecita intermediazione. Ci sarebbe anche il nome del ministro dell'Interno Alfano nella maxi inchiesta "Labirinto" citato per l'assunzione di suo fratello alle Poste.
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