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Vertice Nato a Varsavia: Italia in Afghanistan fino al 2020. Renzi d'accordo ma deciderà il Parlamento

L'annuncio a Varsavia del Segretario Generale dell'Alleanza e del Premier italiano. 150 i nostri militari. Stanziati 5 miliardi di dollari

Politica
Vertice Nato a Varsavia: Italia in Afghanistan fino al 2020. Renzi d'accordo ma deciderà il Parlamento
(Teleborsa) - Le nazioni guida per l'impegno della NATO in Afghanistan sono l'Italia, la Germania e la Turchia. E così il Segretario Generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, annuncia da Varsavia finanziamenti per 5 miliardi di dollari fino al 2020 e che di conseguenza l'impegno militare nel Paese asiatico culla dei Talebani e del terrosismo islamico proseguirà, anche con la permanenza di 150 soldati italiani a presidio del fronte orientale afghano.

"Abbiamo deciso di proseguire la missione in Afghanistan oltre il 2016 - ha detto infatti Stoltenberg nel corso della seconda giornata dei lavori del summit NATO a Varsavia - e ringrazio Barack Obama. Noi continueremo a supportare il governo afghano, ma ci aspettiamo passi ulteriori per il completamento delle riforme. Il nostro messaggio è chiaro. L'Afghanistan non è solo e il nostro impegno andrà avanti", ribadendo la volontà di proseguire la strada della "partnership politica e di cooperazione" con il governo afghano.

"Ci viene chiesto di continuare il lavoro in Afghanistan - ha subito dopo precisato il Premier Renzi - e il Governo condivide questo impegno perché lo ritiene strategico. Tutte le procedure saranno portate all'attenzione del Parlamento, sia in termini economici che di invio e spedizioni di truppe. La richiesta è mantenere l'impegno attuale, leggermente aumentato in questi mesi dopo il disimpegno della Spagna".

"L'espressione guerra fredda è fuori dalla realtà - ha aggiunto Renzi - poiché il mondo è cambiato. Qui abbiamo utilizzato il linguaggio della franchezza. Esistono alcuni Paesi in Europa che avvertono la necessità di una risposta più forte in termini di deterrenza nei confronti della Russia. La loro sovranità non verrà messa in discussione, ma non è con le escalation verbali che si risolvono i problemi. La nostra posizione è di equilibrio, occorre incentivare le occasioni di dialogo. Non vengono meno i nostri principi atlantici e il fatto stesso che il vertice Nato si svolga a Varsavia dà il senso di cosa è accaduto in tutti questi anni."

"Questa di Varsavia - ha aggiunto Renzi - è stata una buona occasione per affrontare i temi di attualità, come con gli Usa per i fatti di Dallas e le condoglianze di Obama per i nostri morti in Bagladesh, e credo sia stato interessante riflettere sulla necessità di combattere l'odio a tutti i livelli, che in alcuni casi arriva alla violenza vera e propria. Un odio che ha un colore non definibile in modo unico, come a Dacca, e voglio confermare l'impegno rispetto alle famiglie delle vittime: l'Italia non lascerà sole quelle persone. Siamo qui nel quartiere generale della Nato a dire che l'Italia c'è e fa la sua parte".

Il deputato dem Andrea Manciulli, presidente della delegazione italiana Nato e al tempo stesso direttore del rapporto terrorismo jihadista, ha spiegato come dietro alla posizione di Stoltenberg ci sia una precisa strategia di guerra al terrorismo. "Ieri c'è stato un importante accordo tra Nato e Ue su tutto quel che riguarda la modernizzazione e l'evoluzione della minaccia terroristica - ha detto Manciulli - dai problemi della sicurezza cybernetica alla guerra al jihadismo. E il clima con la Russia sta cambiando in questa direzione"

Ieri, il Segretario Generale Jens Stoltenberg aveva precisato: "La Russia è il nostro più importante vicino con cui possiamo costruire un dialogo costruttivo. Mosca gioca un ruolo importante per la sicurezza dentro e fuori l'Ue: non deve e non può essere isolata".
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